Resilienza: il cavedano è un asso della sopravvivenza!

Il cavedano si adegua meglio di molte altre specie ittiche ai cambiamenti apportati dall'uomo nei nostri torrenti, fiumi e laghi. Sono oggi gli unici pesci ancora presenti in numero significativo, in particolare nei torrenti dell'Altopiano Centrale e nelle zone di fondovalle. Poiché il cavedano ha (finora) avuto un ruolo minore nella pesca nel nostro paese, e ovviamente non è molto popolare come oggetto di ricerca, ci sono grandi lacune nelle nostre conoscenze. Sarebbe interessante capire perché questa particolare specie sopravvive in acque altamente degradate.

Allo stato attuale delle conoscenze, che è chiaramente limitato, vengono fornite le seguenti spiegazioni:

  • Habitat: in quanto pesce da branco senza territorialità o forte bisogno di riparo, il cavedano può anche vivere in acque non strutturate.
  • Riproduzione: un gran numero di uova, un periodo di incubazione molto breve e larve vigorose sono la ricetta del successo.
  • Resilienza: come molti ciprinidi, il cavedano è resistente alle malattie e ai parassiti. Sembra anche essere più tollerante agli inquinanti chimici rispetto alla maggior parte degli altri pesci.
  • Uccelli piscivori: la sua naturale diffidenza riduce la sua vulnerabilità rispetto alle specie ad alto rischio di estinzione come il temolo. Le sue squame grandi e forti lo proteggono meglio dalle ferite da beccata.